Il progetto presentato è di
dimensioni minime - 45 metri quadrati - una sorta di stanza a cielo
aperto che costituisce uno spazio naturale di sosta e di riposo con
veduta sul massiccio del Monte Bianco.
La committenza desiderava un giardino che fosse godibile in estate e
costituisse in inverno una sorta di giardino delle forme, risultanti
dai totem creati con le assi in legno usate per la protezione degli arbusti
dalle nevicate invernali e dai grandi vasi spogli della vegetazione.
Il progetto ha previsto la creazione lungo il confine di un percorso
formato da lastre di forma quadrata di grande spessore in pietra di Morgex,
poste su livelli differenti; il percorso, di disegno rigido, fa da contrasto
alla forma priva di barriere del piccolo appezzamento e conduce visivamente
agli elementi vegetali concentrati in prossimità dei muri in pietra
- unici elementi naturali forti presenti nel lotto - costituendo a sua
volta un appoggio per i grandi vasi in ceramica blu.
Il progetto ha previsto, inoltre, il recupero di alcuni elementi decorativi
e di arredo come le pietre di forma piatta con scanalatura centrale che
servivano un tempo per la lavorazione del formaggio nelle malghe; tali
pietre sono state a loro volta “sollevate” dal prato mediante
supporti in ferro lavorato a mano di forma vegetale.
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