Il giardino di circa 950 mq è chiuso verso l'esterno
da un'alta siepe di Chamaecyparis che, oltre ad essere un piacevole
fondale per la vista dall'interno, impedisce la vista del contesto
urbano circostante, quasi a voler rafforzare la sensazione di intimità casalinga.
Per le ridotte dimensioni si tratta di un progetto di bordi e si articola
come una successione di ambienti-giardino ciascuno connotato da un
carattere proprio. Tale diversità risponde ad esigenze pratiche,
dall'orientamento ottimale per le funzioni ad essi correlati, alla
relazione con gli ambienti dell'edificio: l'ingresso principale carrabile
segnato da una bordura mista di arbusti e erbacee perenni sagomata
in modo da evidenziare la porta di accesso alla casa; l'area destinata
all'orto, direttamente collegata alla cucina, con siepi di rosmarino
leggermente potato a contorno degli spazi di coltura, l'area a prato
collegata alla zona giorno della casa in cui la piscina diventa l'elemento
generatore del disegno e della nuova organizzazione spaziale.
La piscina è un classico invaso di forma rettangolare di medie dimensioni,
per la sua collocazione è stata scelta una posizione soleggiata, riparata
dai venti freddi ed esposta a sud-ovest per godere del tramonto del sole. Il
bordo vasca è rivestito da lastre di ardesia, l'interno è piastrellato.
Sulla superficie liscia e uniforme dell'acqua si riflettono le trame intricate
dei rampicanti che rivestono il muro di confine. In questa parte del giardino,
masse morbide di fogliame e fioriture che si susseguono nelle stagioni sono inserite
in un disegno molto semplice che ridefinisce i bordi. Gruppi di pittosporo nano
e abelie si alternano a cespugli di rose chinensis Mutabilis, Centranthus e Phlomis.
Altri tocchi di colore sono aggiunti con iris e lavande.
Progettisti: archh. L.Agosti, A.Piccioni
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