superficie: 50 mq
materiali: pavimento galleggiante esistente in formelle di graniglia
trattato con resina e pigmenti colorati, parapetto in cemento armato
0,90 mt. con guaina di rivestimento intonacata e verniciata, ‘faldale’ in
rame.
Un luogo sospeso fra città e collina, una stanza a cielo
aperto con vista mozzafiato.
Il progetto asseconda le passioni dei proprietari - il viaggio, la
fotografia, la raccolta di frammenti di quotidiano - e la loro propensione
per un verde naturale, spontaneo, non costretto in schemi rigidi.
Lo spazio, vincolato al centro dalla presenza di un un ampio ombrellone,
si articola lungo il perimetro, con un’alternanza di oggetti,
fotografie e piante che ne ricostituisce l’immagine.
Ecco allora un vecchio baule accanto a tavoli e lampade di sapore
maghrebino; porta vasi singolari, a forma di borse e pannelli fotografici
come quinta scenografica, a memoria dei luoghi visitati, perfettamente
interscambiabili ogni volta che di ritorno da un viaggio sono pronti
nuovi scatti.
E poi ancora, le cassette di legno con le spezie e i gusti a dialogare
con i soggetti fotografici e come eco dei mercati del mondo.
L'arredo vegetale è costituito da una bordura scompigliata
di arbusti ed erbacee con fioriture nei toni del viola e del rosso
e qualche guizzo di bianco: una scenografia verde da godere soprattutto
in primavera e in autunno, quando il terrazzo diventa il luogo privilegiato
dove trascorrere le serate con gli amici.
E la luce: ovviamente candele, ovunque, per sottolineare l’atmosfera
magica e sospesa del luogo.
Progettisti: archh. L.Agosti, L.Vincenti
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