E’ una nuova composizione paesaggistica (2003) di ispirazione
medievale con il ruolo sia di evocare un antico spazio circostante l’insediamento
di una comunità monastica sia di ricordare le relazioni millenarie
fra l’uomo e l’ambiente agricolo e naturale in cui essa
si trova.
In sintesi, i temi botanici proposti in questa realizzazione danno forma
a una serie di piccoli giardini:
- Un giardino per evocare un tipico spazio annesso ad una comunità
religiosa (il giardino dei Semplici, il pratello fiorito, il giardino
delle rose antiche e le piante rampicanti, le piante aromatiche e condimentarie).
- Un giardino per le sollecitazioni sensoriali (il giardino dei profumi,
il giardino dei colori, il giardino delle farfalle e degli insetti impollinatori,
le siepi per la vita degli uccelli).
- Un orto didattico ed ecologico per illustrare il lavoro dell’uomo
e i modi di coltivazione del passato (le verdure coltivate prima della
scoperta dell’America, le erbe commestibili selvatiche, la coltivazione
della frutta, la coltivazione della vite).
- Gli alberi delle quattro stagioni per simboleggiare la vita del giardino
e il trascorrere del tempo.
Progetto e Direzione Lavori: Renata Lodari
Collaboratori: Carola Lodari e Valentina Abello
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