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Parco della memoria industriale delle ex-acciaierie “Mandelli”, 2000-2001


Cliente: Comune di Collegno (TO)
Status: progetto definitivo-esecutivo
Date:
Concorso internazionale di progettazione: 1998
Progettazione preliminare: 2000
Progettazione definitiva-esecutiva: 2000/2001
Luogo: Comune di Collegno (TO), area industriale
Dimensioni: 4,5 ettari
Progetto del parco: archh. Ivano Boris Di Molfetta, Cristina Gragnolati
Progetto architettonico edifici: archh. Alberto Barboso, Lidya Re
Riconoscimenti: 1° premio concorso nazionale di progettazione; selezionato tra i progetti italiani per il Congresso Nazionale degli Architetti

Quando le fabbriche chiudono c'è una rovina, anche di senso, nelle forme abbandonate della produzione. Lo spazio diventa memoria dell'industria e la natura ne prende il sopravvento.

Il fallimento delle acciaierie “Mandelli” portava a Collegno, piccolo centro satellite del torinese con tradizione operaia, il problema della riconciliazione con il trauma della conversione dell'area e la perdita della propria storia. Il bando del concorso richiedeva appunto di realizzare nell'area una serie di nuove aree a terziario (un edificio congressi polifunzionale, spazi per il terziario, un edificio fieristico) e un parco della memoria industriale che ospitasse anche un museo. Il progetto del parco è stato plasmato sulla struttura degli spazi per la produzione lasciati allo scoperto contraendo i volumi del nuovo costruito. Tutto il riutilizzabile dell'esistente viene accolto nel progetto che apertamente si ispira apertamente alla “rovina” del giardino romantico sette-ottocentesco: i binari della catena di produzione diventano percorsi; le lastre in acciaio giochi d'acqua e sedute, le vasche in cemento per il raffreddamento dei pezzi giardini segreti. Il parco è composto da una serie di aree tematiche comunicanti pensate come installazioni :la piazza con i nebulizzatori d'acqua, la piazza luminosa, la stanza verde, i parterre di terra rossa realizzati con la frantumazione dei mattoni della fabbrica. Tutti questi spazi guidano nel parco al “museo della memoria industriale” dove le siviere in metallo e altri pezzi della produzione sono assemblati per disegnare l'atmosfera del giardino del museo.
vegetazione è quello della colonizzazione controllata da parte delle piante pioniere: le graminacee occupano i parterre di mattoni, le Typhe invadono le vasche della produzione insieme alle piante d'acqua, un bosco di pioppi filtra gli edifici, mentre vasche di robinie organizzano i parcheggi all'aperto.